Bisessualità femminile e maschile: cause e psicologia

Che cos’è la bisessualità e cosa cambia dalla bisessualità femminile a quella maschile?
E cosa significa psicologicamente la bisessualità?
In questo articolo affronteremo queste e molte altre domande sulla natura della bisessualità sia a livello psicologico che sociale.
Se siete giunti qui alla ricerca della risposta su come capire di essere bisex vi rimandiamo all’articolo apposito e ricordate che vi è una netta differenza tra bisessualità e pansessualità .

Se invece siete certi di volerne sapere di più sulla bisessualità sia maschile che femminile dal punto di vista psicologico, buona lettura!

La bisessualità secondo la psicologia

La bisessualità è un comportamento sessuale che accompagna l’uomo probabilmente dagli albori, a differenza di ciò che si crede, infatti, già al tempo degli antichi greci e forse prima ancora il comportamento bisessuale era largamente fruito.
I greci amavano intrattenere relazioni bisessuali – mentre condannavano le relazioni strettamente omosessuali poiché non in grado di generare eredi – mentre a partire dall’epoca romana questo comportamento è stato via via sempre più discriminato, fino ad essere tacciato come sporco e deplorevole da parte delle religioni monoteiste sia ebraiche che cattoliche.

Solo nel 1900 si è deciso di studiare attentamente questo comportamento, il primo è stato uno psicologo sessuologo, un tale Kinsey , il quale affermò che non esistono compartimenti stagni del comportamento né della sessualità e che, dunque, esiste una vera e propria classifica da 0 a 6 che dispone quanto una persona sia eterosessuale e quanto sia solamente omosessuale.

Secondo lo studio di Kinsey, sarebbero ben poche le persone rientranti perfettamente nel numero 0 o nel numero 6, mentre sarebbero moltissime quelle presenti nella fascia fra l’1 e il 5 (il 4 è la perfetta bisessualità equilibrata).

Bisessualità maschile: quali sono le cause?

Le cause della bisessualità maschile non sono ancora state individuate con certezza, ci sono moltissime teorie ma ben poche prove ad avvalorare le stesse.
Ci sono teorie che vedono la bisessualità come una propensione naturale alla poligamia e quindi al comportamento non monogamo, dato da un fraintendimento fra amicizia e sessualità dettato da una mancata repulsione per il proprio sesso.
Altre teorie vedono la bisessualità maschile come inevitabile nel futuro poiché dovuta ad una minore carica riproduttiva e ad una ridotta fertilità nell’essere umano.

Infine, altri vedrebbero la bisessualità maschile e femminile come un ritorno sociale – come ciò che già era canonico nel periodo dell’antica Grecia – e che vedrebbe una così grande espansione, poiché i diktat della religione stanno nelle varie generazioni perdendo il loro mordente principale e diventando sempre meno vincolanti per la sessualità libera dell’essere umano che ora si sente meno ingabbiato e più disposto a viverla liberamente.

Bisessualità femminile: quali sono le cause?

Partiamo col dire che la bisessualità femminile è ben otto volte superiore rispetto alla bisessualità maschile, questo probabilmente perché il comportamento promiscuo fra donne non è mai davvero tacciato e anzi da alcuni uomini viene perfino incentivato per infervorare le proprie fantasie erotiche rispetto ad un harem di donne.

Le cause, anche in questo caso, non sono certe. Ciò che è certo è che le donne sono più libere di vivere la loro bisessualità poiché biasimate se frequentanti una donna con frasi come “tanto ti mancherà il fallo” oppure “prima o poi tornerai al pene” o ancora “tanto dovrete usare quei giochetti con i peni finti per soddisfarvi, perché vi manca qualcosa”, mentre se avesse una relazione con un uomo – sebbene continuasse a provare attrazione anche per le donne – si sentirebbe dire “lesbica pentita” o “sei rinsavita” o ancora “sei tornata sulla retta via”, ma vi sarebbe comunque del biasimo o addirittura della meschina goliardia.

Per un uomo bisessuale tutto ciò non è possibile, poiché verrebbe immediatamente tacciato come unicamente gay e allontanato da amici e parenti se bigotti.

Bisessualità e doppi pregiudizi

La bisessualità è per molti ancora un mistero e perciò non stupisce che nel web si possano trovare ancora articoli con scritte frasi dove si afferma che la bisessualità crea solo più problemi sia per chi lo è che per chi vi si approccia perché genera confusione in caso di amicizie e ansia nel caso di relazioni, che saranno più instabili.
Ovviamente questo tipo di ragionamento è idoneo se ci si è fermati nella scala evolutiva nel momento in cui ci si annusava i deretani per comprendere le intenzioni altrui.

In una società – si spera – evoluta come la nostra, dovrebbe essere facile poter comunicare con un amico bisessuale e comprendere immediatamente se questo è interessato ad una amicizia platonica o ad una amicizia con benefici e d’altro canto dovrebbe essere davvero facile poter definire dei parametri chiari in una relazione monogama.
Infine, la differenza fra l’entrare in competizione con un altro uomo – se si è partner di uomini – o con un’altra donna – se si è partner di donne – è nulla rispetto ad una competizione canonica.

Difatti, che il possibile “nuovo flirt” del mio compagno sia del mio stesso sesso o del sesso opposto non mi impedirà di essere geloso, di provare fastidio, rabbia e di provare una profonda insoddisfazione e necessità di allontanare il possibile rivale, se la mia è una relazione monogama.
Questo tipo di pregiudizio, purtroppo è radicato nelle mentalità spesso bigotte degli eterosessuali tanto quanto in quelle – che dovrebbero essere liberali – della comunità Queer.
Il bisessuale, dunque, è costretto a vivere a metà e a sentirsi dire che le scale di grigio sono il male e che il mondo, in fin dei conti, è in bianco e nero.

Come conoscere altre persone che vivano la bisessualità

Malgrado ciò esistono modi per poter conoscere altre persone che vivono la bisessualità con serenità e che vivono i loro rapporti sia con le donne che con gli uomini senza ansie e senza pregiudizi di sorta.

Per poter essere sicuri di conoscere persone bisessuali bisognerà affidarsi a specifici siti d’incontri bisex. Nell’articolo linkato troverete una lista di 8 siti e chat per incontri bisessuali!
Perciò non temete la vostra sessualità e non lasciate che persone che non la vivono – come i monosessuali, etero o gay che siano – vi giudichino erroneamente.

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